martedì 18 marzo 2008

RITAGLI:PROFUMO DI VANIGLIA



CURIOSANDO NELLA RETE CI SIAMO IMBATTUTI IN UN BLOG ASSAI ORIGINALE CHE PARLA DI BASKET NBA. UN RAGAZZO ITALIANO EMIGRATO A NEW YORK , COSI ,QUASI PER SCOMMESSA. ANDIAMO AD ANNUSARE QUESTO PROFUMO DI VANIGLIA :



"Vorrei tanto sentirmi una di quelle canzone che ti aiutano a scomporre la verita' invece, vuoi per questo o per quel motivo, l'unica cosa che conta e' ricominciare a scrivere. Lo dico con tono quasi polemico, perche' a volte la vita del protagonista nella citta' dei colori non lascia troppo spazio alla fantasia tanto che il verde che e' anche giallo assieme al blu, per davvero non bastano.Ma c'e' sempre tempo per andare oltre, anche quando provi a non fare i nomi per il semplice motivo che questi neretti alla fine, ti portano via del tempo e la voglia di non fare nulla per almeno cinque minuti, prende sempre per la maggiore.Di fatto, non mi ricordo bene quando e' stata l'ultima volta di Shaq in mezzo agli spettatori reduce da un salto salva palla. Chiaramente il fato ha voluto che nessuno dei paganti fosse seduto sulla pista d'atteraggio ma almeno in quel caso, la faccia stressata di Mike D'Antoni (lo scorso anno non era cosi') ha trovato un attimo di relax prima del finale incandescente. Potrei dire Phoenix c'e', ma nel finale su Ginobili c'era un fallo grande come una casa. Se i due tiri liberi erano i per Los Spurs invece che per i Los Suns non so come sarebbe andata a finire. Marketing Nba? Decisamente si', anche se Stadt alle prese con il ruolo del numero quattro all'italiana - quello alla slava tira da tre punti gli altri sono Nowitzki e Gasol - comincia a preoccuparmi. Certo in difesa, falli permettendo, c'e' un muro poi il resto e' ancora una volta Steve Nash. Mvp per due anni di fila, se gioca ai suoi livelli tutto puo' ancora succedere.Non a caso, provo per una volta a non dire nulla su Lakers o Spurs, cominciando magari dal fatto che Dallas non mi dispiace affatto. In tv te la mostrano ogni un per due e a pensare al primo Kidd di un mese fa, beh questo comincia a fare la differenza. Non mi meraviglierei che si inventasse la prima tripla doppia proprio a ridosso dei play-off se non a play-off cominciati. Di fatto, fino a quando ci gira alla larga, non e' ancora vero Kidd e i margini di miglioramento, sono tutti dalla loro parte. Per quanto sconfitti da piu' parti, li ho visti solidi, presenti e con un Nowitzki in uno stato di forma non dei migliori. Piccoli input che mi invogliano a scrivere qualcosa di nuovo.Poi potrei dire qualcosa su Marco Belinelli, ma solo perche' di lui oramai non si dice piu' nulla. Personalmente mi dispiace, personalmente sarebbe da prenotargli due mesi fissi in quel di Milano Marittima per rifarsi dalle delusioni a stelle e strisce ma, conoscendo il Beli, c'e' da giurarci che fara' come Mario Boni: diventero' piu' forte di prima. Se penso italiano, posso anche dire che Gallinari continua ad essere dato nei primi sei, anche se la lotteria del draft e i sorteggi delle prime scelte, sono ancora in alto mare. Di fatto, New York e' proprio la dove potrebbe capitare. In Italia, se si da credito a questa storia di D'Antoni al Madison per il rilancio in chiave Stern, ci sta tutto, peccato solo che in questo momento, questo rimane solo un rumors nel mare dei petegolezzi. Quali? Ce ne sono per tutti, di fatto anche se il buon Flavio Tranquillo mi ha assicurato che se ne parla, qui in America non gli danno troppo credito. Tra New York e D'Antoni, i media preferiscono Lebron e i Nets con l'aiuto di J-Zed. Come scrissi qualche mese fa, l'affare e' pronto. Serve un'arena a Brooklyn nel giro di due anni e un Lebron piu' matto del previsto con la tessera di free-lance in tasca. Di fatto, se devo dire una cosa beh, tre lui e il grande Mike, per adesso King James appare nettamente piu' in pole position dell'altro. Poi, ma solo poi, il silenzio che non rompe la monotonia del Madison degli ultimi mesi, puzza di cambiamento. E ogni cambiamento ha bisogno non solo della sue storia, ma anche dei suoi protagonisti. Vecchi (Isiah e Dolan) o nuovi che siano."

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