mercoledì 16 aprile 2008

NEWS SULL NBA DAL BLOG PROFUMO DI VANIGLIA

FIRE ISIAH

Per una volta le luci di New York fanno pensare a quel funerale che in tanti avevano annunciato ma nessuno, nemmeno i contestatori della 33 strada, erano riusciti a mettere in piedi. Il resto, visto che oramai siamo arrivati al capolinea dell'avventura di Isiah Thomas al Madison Square Garden, parla della prima da presidente di Donnie Walsh attesa niente meno che per domani sera. Anzi, visto che prima di sedersi a bordo campo l'ex Indiana dovra' passare qualche ora nel nuovo ufficio, allora, c'e' gia' chi urla al licenziamento anticipato.Nel giorno in cui tutta l'America degli anelli ricorda le finali tra Houston e New York con Pat Ewing e Hakeem Olajuwon prossimi ad entrare nella Hall of Fame, nel giorno in cui si comincia a parlare seriamente di draft con le dichiarazioni del commissioner Stern pronto a non aprire le liste agli under 20, c'e' anche chi si rimbocca le maniche ed e' pronto a sentire l'ultima parte di una storia che finalmente, rida luce e onore ad una delle franchige piu' famose d'America, i New York Knicks.A quanto pare, il partito dei pro-Mark Jackson (secondo me scelta molto dubbia in quanto NY in questo momento avrebbe bisogno di un coach con una certe esperienza in grado di costruire subito e con idee chiare) si sfregano gia' le mani, considerando che una delle voci che sta prendendo piede da qualche giorno, parla proprio di un addio anticipato di Isiah con due, forse tre giornate di anticipo rispetto alla fine della sua ennesima deludente regular season.Storie di un'America che non cambia, di un'America che a modo suo si prepara come sempre al bello dei play-off, ad una lotteria in cui a Ovest e' ancora tutto da decidere mentre a Est, tanto per far finta che esiste lo stesso dio, c'e' chi e' pronto a scommettere sul rientro anticipato di Jermaine O'Neal. Potrebbe essere lui l'uomo rimonta di Indiana nella sfida diretta con Atlanta. Uno scherzo del destino ben diverso da quanto accade dall'altra parte dell'oceano. Dallas, che ha recuparto in extremis Nowitzki, ritorna a girare e dopo aver preso in giro una Phoenix ancora da migliorare, pare averne di piu' rispetto a Denver e Golden State. Tre le due io dico Warriors tutta la vita, non tanto perche' credo nel rilancio del Beli, quanto per lo spettacolo assicurato unito l'ultima frase di Don Nelson in diretta tv. "Noi ci esaltiamo di fronte a sfide in cui abbiamo tutto da perdere". E come dargli torto, anche se New Orleans, pensando alla gara di domenica, non e' prima per caso. Chi invece mi delude e' proprio Denver, capace di riaprire i giochi e poi, quasi a ricordarmi l'Inter dei giorni migliori, abile a mandare tutto all'aria con una squadra a caso, Sacramento.In tutto questo posso dire che Andrew Bynum difficilmente sara' pronto prima della fine della stagione regolare, in altre parole, Lakers si', ma Lakers tutti da confermare e rivedere. Non a caso, quando penso al caos generale, agli alti e bassi di chi avrebbe dovuto salire sulla rampa di lancio, mi rendo conto che su una cosa non si discute: coach o non coach, Boston, Detroit e San Antonio non battono ciglio.

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