domenica 4 maggio 2008

KOBE MVP DELLA LEGA NBA


Kobe miglior giocatore Nba

NEW YORK (Usa), 3 maggio 2008 - Finalmente Kobe Bryant può festeggiare il suo primo Mvp Award in carriera. Il Los Angeles Times ha battuto tutti sul tempo riportando la notizia dell’assegnazione del premio di miglior giocatore della Lega all’idolo dello Staples Center. Ci sono volute 12 stagioni, alcune straordinarie, altre ricche di alti e bassi, a Kobe per convincere finalmente i votanti - che spesso gli hanno voltato le spalle più per il suo difficile carattere che per quello che ha sempre fatto vedere sul parquet - a scegliere il numero 24 dei Lakers.
NUMERI DA URLO - Quest’anno sarebbe stato molto difficile snobbare per l’ennesima volta Kobe. I candidati meritevoli naturalmente non sono mancati, a cominciare da Chris Paul, il leader dei sorprendenti Hornets, fino ad arrivare a Kevin Garnett che con la sua leadership ha trasformato i Celtics, ma Bryant, dopo una offseason non facile, condita da polemiche e da frecciate lanciate alla franchigia, in campo ha fatto cose straordinarie che vanno al di là dei numeri (28.3 punti di media, 6.3 rimbalzi, 5.4 assist e un atteggiamento difensivo sempre impeccabile) pur eccellenti. I Lakers, poi, hanno conquistato il titolo della regular season (57-25 il record) nella difficilissima Western Conference, facendo così salire alle stelle le azioni di Bryant nella corsa al premio di Mvp.
SQUADRA VINCENTE - Con l’arrivo a febbraio di Pau Gasol la squadra ha cambiato marcia, diventando a tratti davvero inarrestabile, e dimostrando di poter puntare decisamente al titolo. Kobe ha mostrato intelligenza tattica e grande maturità facendo di tutto per integrare lo spagnolo, che nell’attacco a triangolo di coach Jackson si trova a meraviglia, negli schemi offensivi di LA. Quello che in passato, soprattutto dopo il burrascoso "divorzio" con Shaquille O’Neal, veniva bollato come un giocatore egoista e difficilissimo da gestire, quest’anno si è sacrificato per il bene della squadra, continuando comunque a punire le difese avversarie con il suo straordinario arsenale offensivo.
LE PAROLE DI KOBE - "L'Mvp adesso non è più solo un premio individuale come qualche anno fa – aveva detto ad aprile Kobe Bryant – ora i votanti lo assegnano a chi ha ottime statistiche, ma soprattutto riesce a fare rendere i proprio compagni al meglio. Io sono molto contento soltanto di essere tra i candidati al premio proprio per questo fatto. Comunque il premio a cui aspiro di più è il titolo Nba". Cade uno degli ultimi tabù della Nba, dunque. Kobe Bryant, da anni considerato come il migliore di tutti nella Nba, riesce finalmente a portarsi a casa il premio di Mvp.
Simone Sandri

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